Fragilità adulta

I disturbi psichici e mentali sono condizioni di fragilità che colpiscono in modo più o meno grave le sfere comportamentali, relazionali, cognitive e affettive di una persona, tanto da rendere difficile la sua integrazione sociale e/o lavorativa. Puoi essere tu questa persona o un tuo familiare. Il comune denominatore è il bisogno di fare ordine e di avere un supporto nella gestione delle attività quotidiane che richiedono uno sforzo in più. 

Non si può affrontare una patologia psichiatrica senza prestare attenzione all’ambiente socio familiare in cui vive la persona che ne soffre. Magari stai pensando che la terapia farmacologica sia già qualcosa, ma non sufficiente oppure che sia addirittura troppo, ti chiedi se oltre al medico ci siano altre figure professionali che abbiano uno sguardo meno clinico o servizi e strutture dedicate a cui rivolgersi. O ancora senti di non riuscire ad avere voce in capitolo presso i servizi territoriali, perché ti manca un contatto diretto o perché tra un colloquio e l’altro passa un tempo che ti sembra infinito e non ricevi risposta alle tue domande e ai tuoi dubbi. Probabilmente hai bisogno di un progetto concreto che dia a te o a chi assisti un po’ di respiro nella complessità.

Le dipendenze sono sempre la punta dell’iceberg di una realtà profonda e complessa. E non fa differenza che si tratti di dipendenza da sostanze o dal gioco d’azzardo, dall’uso di internet o da altri comportamenti. È comprensibile come tu, o chi è vicino a te, possa provare un senso di solitudine nel fronteggiare qualcosa che sembra senza via di uscita. Ma un altro scenario è sempre possibile.

Investire su di sé e scommettere sul proprio futuro lo è. Per farlo, esistono svariati servizi dedicati e professionisti e professioniste con cui creare relazioni di fiducia: medici, assistenti sociali, psicologi; oltre che nel privato, li trovi in strutture pubbliche e sono al tuo servizio. L’unico intoppo è che spesso la quantità e la complessità delle situazioni che prendono in carico, la burocrazia tipica delle pubbliche amministrazioni e una cronica mancanza di personale possono allungare anche di molto i tempi di risposta e rallentare, così, processi che, tuttavia, con il giusto supporto, possono essere facilmente attivati.

Avere una persona anziana in casa è un gran privilegio, ma anche un grande impegno per la quantità e il tipo di bisogni che le persone di una certa età presentano. Quando l’autonomia si affievolisce e l’autosufficienza viene meno, gli equilibri di tutta la famiglia iniziano a vacillare. E lo sai bene, non si tratta “solo” di accompagnare la persona al cambiamento imposto dalla malattia o nella fase conclusiva della sua vita: si tratta di accompagnare tutta una famiglia nel quotidiano, con delicatezza, grazia ed efficienza. 

I progetti assistenziali servono a quello: a conciliare i tempi e i modi di vita nell’età avanzata con quelli dell’età produttiva che deve tenere conto degli impegni lavorativi, della gestione di una famiglia, di figli, magari. Facile a dirsi. Affrontare questo tipo di incombenze fa sentire disorientati o preoccupati, in balia degli eventi e di un turbinio di emozioni: sarò all’altezza? Troverò il tempo? Avrò soldi a sufficienza? Riuscirò a essere ugualmente presente ai miei cari? E gli impegni lavorativi? Sono queste le domande che affollano i pensieri. Chi assiste e chi ha bisogno di essere assistito vivono in fondo lo stesso bisogno: quello di essere visti e accompagnati.