Annachiara Modena

Ambiti

Amministrazione di sostegno

Perché mi contatti

Ci sono fragilità fisiche o mentali che possono molto limitare le persone nella gestione dei propri interessi e bisogni; a volte fino a renderla impossibile.
Per situazioni di questo tipo, la legge prevede l’istituto dell’amministratore di sostegno, una figura che, investita del ruolo, si prende l’incarico e la responsabilità di amministrare i beni, materiali e non, di una persona temporaneamente o permanentemente non in grado di farlo da sé.

Detto così sembra tutto facile, ma anche in questo caso qualche insidia c’è.
Intanto occorre avere chiaro che ruolo ricopre l’amministratore di sostegno, che azioni può compiere, come se ne chiede la nomina, chi può farlo, e così via.

E poi, bisogna trovare le parole giuste affinché chi è fragile o in difficoltà possa riconoscere di non essere più totalmente autonomo o autonoma e di accettare questo intervento. Non è mai facile, soprattutto nei casi in cui l’amministratore di sostegno debba limitare l’uso del denaro. Proprio là però può essere la soluzione a situazioni altamente patologiche.

Cosa posso fare per te

Ti illustro in modo approfondito la figura dell’amministratore di sostegno, le sue caratteristiche, le sue funzioni e i vantaggi che puoi ottenere con la sua nomina per te o per una persona a te cara.
Poi ti assisto nella richiesta di nomina che va sempre indirizzata al tribunale, nel nostro caso quello di Verona.

Ti spiego l’iter dalla presentazione della domanda all’udienza, con tutte le tappe intermedie. Ti illustro la modulistica, che visioniamo insieme, foglio per foglio, e ti elenco quali sono le informazioni necessarie per compilare il cosiddetto ricorso, cioè la domanda da inviare al tribunale, e per scegliere la persona che ricoprirà il ruolo. Solitamente si tratta di un familiare, ma l’amministratore di sostegno può anche essere una persona esterna, e per alcune situazioni conflittuali è meglio che lo sia. In quel caso, ti aiuterò a individuare chi proporre (solitamente è un avvocato) o lasceremo la scelta al giudice che ha la facoltà di assegnare il ruolo a uno degli avvocati iscritti a un apposito elenco.

Così, redigo per te una relazione che motivi la richiesta di nomina dell’amministratore di sostegno da allegare al ricorso che avremo compilato, organizzo tutta la documentazione e la consegno io al tribunale. E poi, quando ricevi la convocazione da parte del giudice tutelare assegnato dal tribunale, ti fornisco supporto in ogni passaggio e in ogni azione da compiere prima dell’udienza.
Sarà un gran sollievo per te.

Come funziona, dall'inizio alla fine

Dopo un primo contatto telefonico o via mail in cui mi racconti la situazione per cui è necessaria la nomina di un amministratore di sostegno per te o per una persona a te vicina, ci vediamo in studio da me.

Durante il nostro incontro, che di solito dura un’ora, approfondiamo la situazione e raccolgo tutte le informazioni necessarie a impostare il lavoro per te: ti illustro la figura dell’amministratore di sostegno, ti spiego l’iter, ipotizziamo insieme chi potrà ricoprire tale ruolo. Ti mostrerò la modulistica che andrà compilata per presentare domanda, che in gergo tecnico si chiama ricorso e i dati che il tribunale deve acquisire per poter procedere.

La persona per cui si chiede l’amministratore di sostegno potrà essere presente se lo consentiranno il suo grado di autonomia psico-fisica e la sua consapevolezza rispetto a tale scelta.

Se lo riteniamo opportuno possiamo organizzare una visita domiciliare in modo che io possa conoscere la persona e l’ambiente in cui vive, e spiegarle motivazione e vantaggi di avere assegnato un amministratore di sostegno.

Una volta che avrò compreso bene la situazione, dopo la visita domiciliare o un appuntamento in studio, mi occuperò di scrivere una relazione in cui presenterò la situazione al giudice, la motivazione alla richiesta della nomina di un amministratore di sostegno e gli aspetti importanti della vita della persona che ne beneficerà.
Fino alla convocazione in udienza, tu non devi fare nulla: anche il ricorso lo consegnerò io per te, insieme a tutte le azioni che vanno condotte, nei tempi indicati dalla legge. All’udienza davanti al giudice dovrai partecipare tu che hai firmato il ricorso, insieme alla persona che ne beneficia, all’amministratore di sostegno e ad eventuali parenti. E se vuoi, io sarò lì con te.

Quanto costa

Il costo del servizio dipende dalle azioni che decidiamo di intraprendere e dal tempo che dovrò impiegare. Ma non è mai un salto nel buio: prima di cominciare, infatti, ti faccio sempre una proposta economica con le condizioni di pagamento più comode per te e un cronoprogramma, in modo che tu sappia sempre cosa succede e quando.

Perché me, un’assistente sociale privata

Perché il mio tempo sarà il tuo. Ti accompagnerò nel tuo percorso in modo dedicato e meticoloso, illustrandoti i benefici di avere un amministratore di sostegno in situazioni di fragilità più o meno gravi. Ti permetterò così di risparmiare tempo ed energie e di raggiungere l’obiettivo nel modo più efficace e lineare possibile, presentando nella relazione per il giudice tutelare la descrizione più completa della situazione di chi beneficerà della misura, avvalorata dal mio punto di vista, in qualità di assistente sociale. E infine, entrando a stretto contatto con la tua situazione, come professionista dell’aiuto sarò in grado di fornirti altre indicazioni per il percorso di cura, sostenendo ulteriormente te, la persona di cui ti stai occupando e tutto il tuo nucleo familiare.
Come contattarmi

Dimmi come posso aiutarti

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